lunedì 6 aprile 2015

Stamattina la mia meditazione l'ha diretta... una donna. E gioia sia.

... anche se non è sacerdote, per me non c'è realmente tanta differenza, anzi sono stato contento che sia stata una donna... e che donna! Chiara Amirante.

Solo che non capisco come mai anziché il sorriso mi vengano le lacrime e anche i singhiozzi... di gioia!

Capisco - le vivo! - le difficoltà di chi non arriva a credere, ma mi sento immerso in una gioia che non posso tenere per me e che voglio condividere con voi, come Chiara fa con noi.


martedì 27 gennaio 2015

Gesù non usa le strategie di marketing corrette... o si?

Di sicuro non viene in modo da attirare l'attenzione.

Inizia bene, con la stella cometa e i Magi, ma poi si perde. Il suo albergo non è né a cinque, né a quattro stelle. Il suo albergo non c'è proprio, perché non c'è un albergatore disposto ad accogliere quella giovane donna incinta, quasi sul punto di partorire, con il suo giovane sposo. Allora se ne vanno in una grotta. Non c'è niente di meglio? Ma che razza di Dio è quello che sta per nascere? Che scelta assurda: un posto degno di animali, freddo e non proprio profumato Chanel 5...

Gli angeli non vanno dagli opinion leader e a parte i Re Magi, che arrivano in un secondo momento, i primi ad essere avvertiti sono i pastori, abituati a stare soli, a dormire all'addiaccio e non sanno quasi spiccicare una parola. Gente semplice, insomma, alla quale è destinato l'annuncio più importante della storia: "vi" è nato un Salvatore.

E poi la star è un bambino in fasce, che sorride, piange, prende il latte materno, esattamente come tutti gli altri. Il "prodotto" non ha elementi specifici che lo caratterizzino...

Inoltre non frutta incassi, anzi, sembra suo padre deve cercare lavoro perché nel giro di pochi giorni sarà costretto a fare le valigie - si fa per dire - e ad andarsene perché il bambino appena nato diventa improvvisamente inviso al re che lo cerca per ucciderlo ritenendo, nella sua motivata follia, che quel bambino avrebbe messo in pericolo il suo regno.

Eppure nonostante tutti questi errori di marketing la Chiesa oggi è qui, dopo duemila anni che è stata fondata da Cristo e noi uomini non siamo ancora riusciti a distruggerla. Abbiamo gente al suo interno che l'ha maltrattata, imbrattata, deturpata, ma è ancora viva, è lì, nei sette milioni di persone che sono andate a vedere il papa nelle Filippine, in tutti quelli che s'impegnano e combattono ogni giorno, animati dallo spirito di Cristo, i cristiani, in situazioni a volte disperate come quei milioni ed in situazioni molto più ordinarie, anche apparentemente grigie, ma non per questo meno importanti.

In un suo saggio del 2000 ("Gesù lava più bianco") Bruno Ballardini spiega come mai questo è avvenuto. Egli individua 5 punti strategici di marketing, con i quali spiega il successo planetario della Chiesa cattolica:
  1. un logo riconoscibile da tutti: la croce
  2. punti vendita ai quattro angoli del pianeta: le chiese
  3. campagne di marketing e pubblicità per secoli sapientemente orchestrate dalla Casa-Madre
  4. un amministratore delegato riverito: il Papa
  5. un prodotto "superiore" distribuito gratuitamente: la dottrina
(item e link ripresi da Wikipedia)

Tuttavia il dato, indiscutibile, di permanenza così lunga nella scena mondiale non deve far pensare ad un'affermazione vittoriosa, come quella alla quale farebbe pensare la parola "successo", dal momento che, come tutti vediamo, spesso il mondo va da un'altra parte e gli stessi fedeli spesso si comportano da infedeli, nel senso che non sono coerenti con la fede che professano. Dio alla fin fine vince nei cuori delle persone, poche, che lo prendono davvero come riferimento della propria vita, nonostante non lo vedano, nonostante a volte sembra che non lo sperimentino e nonostante tutto vanno avanti lo stesso più o meno tranquille sapendo dentro di sé che Chi che le ha fatte non le abbandona... del tutto.

martedì 23 dicembre 2014

Buone feste? Buon Natale!

Oggi Google ci regala uno di quei simpatici doodle che di tanto in tanto i suoi bravi grafici sfornano, eppure non riesco a non percepire un retrogusto di tristezza ogniqualvolta vedo un'immagine come questa che ha perso il senso autentico del Natale. Natale di Gesù, Dio in terra. Certo, c'è il cervo sorridente, i bambini sulla slitta che salutano e la neve che fiocca lenta... ma è così tremendamente poco rispetto a Dio che non si stanca tornare a nascere per noi, come noi!


Rispetto profondamente chi non ha il dono della fede, soprattutto se si trova alla ricerca della verità ed è coerente con le sue convinzioni. Forse di lui Gesù stesso direbbe che "non è lontano dal Regno dei Cieli" come disse al dottore della Legge che gli rispose correttamente alla domanda su chi è il proprio prossimo. Oppure lo stesso san Paolo dice nella lettera ai Romani (2,14-15):
14Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi15essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono.”

Tutto quello che volete, ma non posso fare a meno di pensare che molta gente che si trova lontana da Dio - e che per fortuna non devo giudicare io - ha dei motivi legati alle proprie scelte e allora le cose si complicano un poco...

In ogni caso faccio a tutti i miei migliori auguri di buon Natale e, se volete un consiglio per viverlo meglio, provate a leggere o ad ascoltare questa omelia di san Josemaría sul Natale... e può darsi che qualcosa nel vostro cuore cambi, come cambia nel mio ogni volta che la rileggo. Ma la cosa più importante è la disposizione interiore: nel proprio intimo, laddove non ci vede e non ci sente nessuno, se non Lui, proviamo a dirgli con il cuore: "Aiutami a fare spazio per te che sei nato per me".


Questo bellissimo Bambinello è del Pinturicchio ed è custodito nel Museo Diocesano di Napoli.

mercoledì 10 dicembre 2014

Risposte al messaggio in bottiglia della settimana scorsa...

... zero, nessuna risposta per il momento. Abbiamo 33 visualizzazioni (meno degli altri post) ma nessuna risposta.


Ahimè, è sintomatico. Il fatto che nessuno sappia rispondere a fronte di altre risposte e commenti avuti in precedenti post denota lo scarso interesse - non credo - o la scarsa informazione - più probabile - su come l'ideologia gender stia prendendo piede di soppiatto, all'insaputa di tutti eppure è catapultata ai vertici dell'Unione Europea con ricaduta a pioggia su tutti i paesi che ne fanno parte.

Cosa si può fare? Intanto leggere e rendersi conto di che si tratta. Il saggio di Simone Pillon tratto dal sito di Le Manif pour Tous Italia è illuminante:

 
http://www.lamanifpourtous.it/sitehome/wp-content/uploads/2014/05/indifferentismo-sessuale.pdf
http://www.lamanifpourtous.it/sitehome/wp-content/uploads/2014/05/indifferentismo-sessuale.pdf
(breve ricostruzione filosofica della genesi dell'indifferentismo sessuale)

In breve si passa dall'idealismo di Hegel all'esistenzialismo di Sartre e all'abrogazione della differenza di classe, come di genere, onde evitare qualsiasi prevaricazione del più forte verso il più debole. L'intento è nobile ma va contro la natura e contro il genere umano stesso. Le conseguenze sono ovviamente nefaste perchè portano all'affermarsi delle manipolazioni genetiche e alla selezione dei feti in base ai propri gusti, esattamente il contrario del proposito buonista dal quale scaturisce la teoria. Il fine continua a non giustificare i mezzi.

Qualche considerazione? L'attendiamo...
 

mercoledì 3 dicembre 2014

Message in a bottle - messaggio in bottiglia

Vorrei inviare un messaggio in bottiglia.



Vorrei capire come mai il gender sta prendendo piede con travolgente violenza se un padre di otto figli che in Germania non ha voluto far assistere il figlio all'indottrinamento gender è stato MESSO IN CARCERE! Fra i miei circa cinquecento amici di Facebook ce se sono tanti - grazie a Dio - che non la pensano come me - o comunque esattamente come me - e quindi spedisco questo messaggio in bottiglia:

qualcuno mi spieghi per favore come mai è passata in Europa senza, credo, il ricorso ai metodi democratici, quest'ideologia che mette nella spazzatura secoli di storia e la natura stessa, che vede la famiglia fondata sull'unione di un uomo e di una donna e S'IMPONE CON UNA VIOLENZA INAUDITA, di molto superiore a questi caratteri maiuscoli, il credo che non esiste più differenza di genere ma ciascuno può scegliersi il genere che vuole e che due uomini o due donne possono adottare i figli che vogliono naturalmente non nati dalla loro unione.

A me sembra follia pura ma mi guardo alle spalle e mi accorgo che hanno già chiuso la gabbia dove ci hanno messo e guai - GUAI! - a chi si ribella: è sessista, discriminatore, omofobo e probabilmente anche un po' scemo.

Per chi desidera farsi un'idea - io la mia ce l'ho, ma sono disposto a cambiarla per argomenti forti - può vedere:

http://www.lamanifpourtous.it/sitehome/wp-content/uploads/2014/05/indifferentismo-sessuale.pdf
(breve ricostruzione filosofica della genesi dell'indifferentismo sessuale)

e, infine, se si conosce il francese (la versione italiana è stata tolta per i diritti di quella francese: sic!!!):

ma combattiamo o no per la stessa battaglia?

Sono convinto che la posta in gioco sia alta: ne va del futuro dell'umanità e per chi è convinto che il buon senso alla fine trionferà... guardi alla Germania e si renderà conto di cullarsi in una pia illusione.

domenica 30 novembre 2014

La bella storia di una conversione

Come sapete questo blog raccoglie alcune idee e contributi che possono servire ad avvicinarsi - l'intento è denunciato nel titolo - Verso la Causa che, in definitiva, è Dio. Potrei non dirlo, potrei aspettare di dirlo per arrivarci insieme in modo da "vincere insieme", da convincere chi ancora non ci crede.

Più passa il tempo, tuttavia, e più mi convinco che se sono qui adesso a scrivere di queste cose è perché un'esperienza di Dio (anche più di una) io l'ho fatta e non solo non posso ma non devo  tenerla per me. "Dio esiste, io l'ho incontrato" scriveva Frossard, scrittore e giornalista francese dopo la sua conversione.

Io non vengo dalla paganità, nonostante il mio (doppio!) cognome o se ci veniamo, come famiglia, è una questione di generazioni precedenti. A parte le mie piccole ribellioni adolescenziali ho sempre conservato un buon rapporto con la Chiesa e i suoi sacerdoti. Devo comunque affrontare, come tutti, la lotta contro l'"uomo vecchio" che mi suggerisce di fare cose contrarie alla mia coscienza e questo quotidianamente, anche fino a pochi minuti fa.

Nei giorni scorsi una persona, appena ha saputo che appartengo all'Opus Dei e che conosco molto bene una persona e lui cara, mi ha raccontato questa storia.

Alla fine del liceo era, si sentiva e si proclamava ateo. All'inizio dell'università andando in macchina con la sua fidanzata - oggi sua moglie - in una strada statale, a un certo punto, in coincidenza con il restringimento della carreggiata, ha perso il controllo dell'auto probabilmente per lo scoppio di un pneumatico e la macchina ha sbandato sbattendo prima contro il guard rail a destra poi a sinistra. Improvvisamente ha visto un tir pararglisi di fronte ed ha invocato: "Signore aiutami!" senza neppure riuscire a spiegarlo a se stesso. In quello stesso momento - che gli sembrava durare un secolo - si è rimesso in carreggiata scansando il tir. Ha avuto la netta impressione di essere stato aiutato dall'alto ed ha sentito immediatamente, insieme alla voglia di piangere, il forte bisogno di riconciliarsi con Dio.

Tornato a Roma ha deciso di entrare in una chiesa e di confessarsi, pur temendo di trovare "il solito prete anziano e intransigente" con il che avrebbe chiuso per sempre il suo rapporto con la Chiesa. Trova invece un giovane sacerdote che lo ascolta con trasporto e alla fine gli confida: "Tu non sai che pochi minuti prima che tu entrassi in chiesa avevo chiesto al Signore un segno. Il segno sei tu".

giovedì 20 novembre 2014

Announo: la conduttrice Giulia Innocenzi si dice "molto orgogliosa" di ospitare le Femen, con i loro insulti a papa Francesco e alla religione

Riporto una petizione di CitizenGo che mi sembra degna di nota.

"L'ultimo episodio riprovevole riguarda la comparsata del gruppo "Femen" nella puntata dello scorso 12 novembre di Announo. Le attiviste di Femen, per protestare contro la visita di papa Francesco al parlamento Europeo della prossima settimana, dapprima hanno inscenato una grottesca preghiera "per un mondo senza religione". Poi, tra i timidi applausi del pubblico, hanno affermato che tale visita rappresenterebbe una minaccia ai diritti umani.





ATTENZIONE: alcuni dei contenuti successivi possono offendere la sensibilità di chi legge. Abbiamo deciso di riportare i fatti esattamente come sono avvenuti. Chi non desidera venire a conoscenza di particolari che potrebbero risultare urtanti della sua sensibilità, puoi saltare le frasi evidenziate in giallo.





Per intenderci, le Femen sono le stesse che, la mattina del giorno successivo (venerdì 13 novembre), hanno inscenato un blitz a Piazza San Pietro, scandendo slogan come "La vostra fede, la vostra morale religiosa, il vostro papa... ficcateveli dentro!" e mettendo in scena inequivocabili performance oscene con dei crocifissi.


Anche ad Announo le Femen hanno espresso offese esplicite e volgari: alla fine della loro "performance", una delle attiviste ha chiesto nuovamente la parola e (significativamente non tradotta dall'interprete in diretta) ha gridato "Femen fucks the pope, but with condoms!", che letteralmente significa "le Femen si fottono il papa, ma col preservativo!". 

Evidentemente qui non c'è nessun tipo di rivendicazione femminista o legata a qualsivoglia diritto umano. Qui c'è semplicemente la deliberata intenzione di offendere con parole e gesti osceni la sensibilità religiosa e (non solo) di milioni di persone.
Come reagisce la conduttrice Giulia Innocenzi alle offese contro papa Francesco, proprio pochi secondi dopo l'ultimo grave insulto? Dicendo "Sono le Femen, e io sono molto orgogliosa di averle potute ospitare."
La7 era già stata cassa di risonanza di contenuti eitcamente discutibili (come in Grey's Anatomy, dove due dottoresse intrattengono una relazione omosessuale e sono alle prese con l'educazione della figlia Sophia), ma l'ospitata delle Femen ad Announo ha rappresentato qualcosa di molto più grave.
La televisione commerciale deve badare alle opinioni del pubblico, perché vive della pubblicità e quindi degli ascolti ottenuti. Una mobilitazione di chi si sente offeso da questo tipo di performance può convincere Urbano Cairo a evitare di proporre tali contenuti in futuro. Ti invito, Alessandro, a sottoscrivere questa petizione, cliccando sul link seguente:
e successivamente a inoltrarla e diffonderla a tutti i tuoi contatti, amici e conoscenti."

Ora, al di là dell'assoluta mancanza di gusto di queste "signore" è evidente che la cosa deve essere valutata e diffusa secondo quello che è: un'assoluta mancanza di tolleranza - di questa c'è forse solo la casa di provenienza delle "signore" - oltre all'incomprensibile "orgoglio" della conduttrice: ci vuole spiegare Giulia Innocenzi a cosa di riferisce quando dice che è "orgogliosa" di ospitare questo spettacolo? Orgogliosa di che?